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Questo piccolo appartamento si trova all’interno di un tipico edificio Haussmaniano situato nell’XI° arrondissement di Parigi, a pochi passi dalla Bastiglia e dal Cimitero di Père Lachaise: un quartiere denso di tradizione e innovazione.
Si tratta del pied-à-terre di un giornalista italiano, sempre più dedito a passare lunghi periodi nella capitale francese per scrivere e fare ricerca: per questo scopo voleva una casa-alcova, versatile e accogliente, meditativa ma ricca di personalità, capace di raccogliere i suoi ricordi e il suo universo visivo. 




Per dare voce a queste esigenze il progetto ripensa lo spazio interno ottimizzandone la distribuzione e risolvendo le principali funzioni domestiche attraverso un mix di rivestimenti tattili e arredi progettati per accogliere le abitudini del proprietario.


















La casa, di appena 50 mq, si compone di una zona giorno con cucina a vista, una camera, un bagno e un piccolo terrazzo, il tutto collegato da un ingresso che funge anche da disimpegno. Il progetto inverte la tipica tendenza a risolvere le piccole dimensioni con una rarefazione di finiture e dettagli, e sceglie piuttosto di enfatizzarne il carattere attraverso colori e materiali, alternando chiari e scuri, superfici opache e riflettenti. La zona giorno risolve la convivenza tra cucina e salotto con un gesto teatrale: una grande porta a soffietto di eredità pontiana cela la cucina retrostante. Lo specchio usato come back della cucina dilata lo spazio e riflette il color mattone scelto per l’interno della tenda, creando un gioco originale di riflessi. Accanto alla cucina, la zona divani è racchiusa da una boiserie in legno bordeaux, dove trovano spazio mensole mobili e un piccolo vano per nascondere sigari e altri articoli da fumoir. La zona pranzo si materializza in un tavolo inglese di fine Ottocento apribile. 



Il piccolo bagno riprende le sfumature color mattone del soggiorno, su cui emergono i sanitari in ceramica bianca dalle linee classiche.
Nella camera da letto le sfumature si invertono, per dare prevalenza ai toni meditativi del blu: la carta da parati con i puntini in rilievo disegnata da Le Corbusier si fa schienale del letto, accogliendo una nicchia per libri e piccoli oggetti. Sulla stanza si affaccia un piccolo terrazzino, vero lusso dell’abitare parigino, sormontato da una vela a righe.


Design Team: Chiara Lionello, Paola Ostellino
Photo Credits: Ilaria Tariello