Il progetto per questo appartamento concilia
il riuso degli elementi esistenti con il desiderio di reinventare lo spazio
abitativo, rendendolo più dinamico e informale. Lo ispirano indirettamente
alcuni interni d’autore: l’attico brutalista di Umberto Riva in via
Paravia e la Villa Pestarini di Franco Albini.
Con questi spazi condivide la
scelta di scuotere la rigida ortogonalità dello stato di fatto attraverso
l’inserimento di un elemento di rottura.
Al centro dell’appartamento si posiziona
un volume blu che, accostandosi ai muri, li nasconde e ne modifica il perimetro,
talvolta rivestendoli, talvolta distorcendoli per creare spazi contenitori ed
espositivi.
In origine l’appartamento si
articolava secondo uno schema molto classico, con una sequenza centrale di
disimpegni che separava nettamente gli spazi di circolazione da quelli di sosta.
Questa funzione mediatrice viene assorbita e reinterpretata dal volume blu, che
adatta la sua superficie a seconda dell’ambiente con cui interagisce: si fa specchiata
verso l’ingresso, ritorna blu per celare uno vano contenitore verso la cucina, si
apre in una nicchia verde quando si fa libreria, in prossimità del soggiorno e
della sala da pranzo. Questo semplice gesto ripensa radicalmente il sistema
delle partizioni centrali della casa, introducendo nuove linee dinamiche per accogliere
le azioni quotidiane degli abitanti.
Design Team: Chiara Lionello, Margherita Sanfelici
Photo Credits: zep studio